25/04/08

25 Aprile - 63° Anniversario della Liberazione

Molti di noi hanno avuto nonni o parenti che, partigiani o meno, hanno combattuto con le loro forze e con i loro mezzi il nazifascismo.

Donne, ragazzi, uomini di ogni età che hanno creduto in un paese migliore, libero dal razzismo, dalla violenza, dalla guerra, un paese di nuovo unito, libero, dove le persone potessero vivere in pace.

Io oggi è questo che voglio e VI voglio ricordare.
La morte di tutte quelle persone che ci hanno permesso di vivere un futuro migliore del loro. Il sacrificio di individui che nemmeno conosciamo e che oggi, purtroppo, una parte degli italiani vorrebbero rinnegare, cancellare.

Ma non si può cancellare e riscrivere la storia, non in un paese come l'Italia dove ogni regione ha visto massacri e lutti, non in Toscana, non ad Arezzo dove ancora la memoria di San Polo, di Vallucciole, di Civitella, ecc... è viva e ben presente a ciascuno di noi.

Non deve essere soltanto il solito giorno di festa, utile per fare un week-end fuori città, per rimanere a dormire invece di andare a scuola o al lavoro, o per vedersi un concerto gratuito.

Oggi è quel giorno dell'anno in cui ricordiamo e facciamo rivivere tutte le persone morte in nome di un Italia migliore. Oggi è il giorno in cui riaffermiamo con forza la nostra condanna e il nostro rifiuto del nazifascismo e di tutti gli orrori da esso commessi.

A quest'indirizzo, potete trovare la documentazione video riguardante le stragi avvenute ad Arezzo e dintorni. Qui potete visitare il Museo Virtuale dell'Antifascismo e della Resistenza della Provincia di Arezzo, mentre qui trovate il sito ufficiale della Federazione Regionale Toscana delle Associazioni Antifasciste e della Resistenza.
Qui tutte le stragi compiute in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale.

Fate sì che questo sia un giorno di vita, di condivisione, di unione e di rinnovata speranza (e di studio, per chi non conoscesse bene ciò che è accaduto).


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2 commenti:

  1. Mi associo al tuo bel post.

    Ovviamente è sciocco pensare che non vi sia stata - tra i civili ribellatisi - qualche "pecora nera" che ha macchiato la Resistenza, ma di qui a voler stabilire ex novo chi stava dalla parte giusta e chi da quella sbagliata, ce ne corre!!!

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  2. @Trussardone Come in tutte le cose, è normale trovare anche le mele marce, ma queste non devono essere, come dici giustamente tu, un pretesto per infangare la memoria di tutto un gruppo di persone che sono arrivate anche a sacrificare la vita per quello in cui credevano.

    Poi, come ho scritto nel post, questo giorno serve a commemorare non solo i partigiani, ma tutte quelle persone che a vario titolo hanno lavorato alla caduta del regime fascista e hanno resistito ad esso.

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