03/06/07

Società multiculturale e libertà religiosa

Da circa un paio di mesi, si discute molto sulla questione "Cimitero islamico sì/ Cimitero islamico no".

Dopo la delibera del Comune di Arezzo di adibire degli spazi del Cimitero di Rigutino e di San Leo alla sepoltura di cittadini di religione islamica, si è costituito un Comitato che si oppone alla decisione.

Per saperne di più, consultate i due articoli qua sotto:

Cimitero Islamico a Rigutino e a San Leo
Ancora silenzio dal Primo Cittadino


Qualcuno che cerca il dialogo e il confronto, però, c'è:



Camillo Brezzi (Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo) e Francesco Petrelli (Presidente di Ucodep) hanno organizzato una tavola rotonda sul tema: "Società multiculturale e libertà religiosa - Quali regole per una positiva e pacifica convivenza?".

L'incontro si terrà venerdì 8 Giugno 2007 alle ore 16:00 nell'Aula 3 della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Arezzo (Campus del Pionta).


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6 commenti:

  1. Non vedo quale sia il problema se non che in questo paese prima di fare le cose si deve discutere anni, tutti devono dire la loro, c'è sempre il bischero di turno pronto a strumentalizzare i pensieri delle budella della gente ecc. ecc.
    Si recinta un pezzo di cimitero e via. Amen (è proprio il caso di dirlo)
    Allucinante che si debba discutere anche di questo...

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  2. A parte il fatto in sé di dare degli spazi per le sepolture dei cittadini di fede islamica (cosa alla quale io sono favorevole, peraltro), trovo bello che si tengano conferenze come questa: le trovo utili e spero che continuino ad esserci.

    Se non c'è dialogo e non si discute, non potrà mai esserci un rapporto vero di comprensione e di amicizia.

    Imporre le cose, serve a poco e, di solito, procura solo guai.

    Almeno, io la penso così.

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  3. Alla fine nei cimiteri sono sepolti molti atei. Allora dovremmo riesumarli perchè non sono cattolici?I fondamentalisti cattolici dovrebbero essere contenti di vedere seppellire un islamico. Sempre meglio morto che vivo...Io vado ogni domenica in chiesa e sono la prima a dire che non si può negare la sepoltura a un popolo. In fondo, poi, chi siamo noi per contestare. Tanto l'unico giudice è lassù...

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  4. Sì, ma infatti alla fine se ne fa una questione di principio: "Da LORO ammazzano i preti cristiani: perché dovremmo seppellirli come pare a loro in casa NOSTRA?"

    Ed è qui che secondo me entra in scena la funzione del dialogo: spesso certi stereotipi ce li facciamo per ignoranza, senza conoscere bene ciò di cui parliamo.

    Dialogando e imparando a conoscere persone diverse da noi, magari potremmo iniziare ad accorgerci anche delle somiglianze e non solo delle differenze.

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  5. Cerco di spiegarmi meglio: le opportunità di integrazione e di dialogo vanno sfruttate tutte. Ma sull'applicazione dei diritti costituzionali non si deve transigere. Il sindaco ha il dovere di rispondere (in 2 righe) a chi gli fa domande, ma ho letto così tanta demagogia negli articoli che hai linkato...
    La democrazia ha dei costi altissimi, l'ignoranza delle persone pure. Bisogna cercare di limitarli entrambi :-)

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  6. Ah beh, i link che ho riportato li ho messi solo perché sono gli unici che ho trovato che fanno capire la situazione.

    Che poi li condivida, è un altro paio di maniche...

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